GLI INIZI
10 marzo 1884 l'imprenditore veneto Vincenzo Stefano Breda fonda la Società Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni (SAFFAT ), la prima grande industria siderurgica italiana. Un impianto industriale dotato delle tecnologie più avanzate dell'epoca per la produzione di acciaio di alta qualità, destinato alla fabbricazione di materiale bellico.SI ACCENDONO I FORNI
Si accendono per la prima volta i forni dell'Acciaieria: 5 forni Martin-Siemens installati per la produzione di acciai speciali. L'Azienda è prima in Italia a dotarsi di questi impianti. Il 14 maggio alla presenza del principe Tomaso di Savoia si avvia la produzione di rotaie.IL GRANDE MAGLIO
Entra in funzione nel reparto fucinatura il “Grande Maglio” da 108 tonnellate, la macchina per la forgiatura più grande del mondo. Il 12 luglio il re Umberto I visita lo stabilimento e assiste alla fusione di un lingotto d'acciaio da 80 tonnellate.ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI PARIGI
L'Azienda partecipa all'Esposizione Universale di Parigi e vince due Gran Prix e una medaglia d'oro.ODERO E ORLANDO
Dopo la morte di Breda (1903) l'Azienda passa nelle mani dei costruttori navali Attilio Odero e Giuseppe Orlando, sancendo l'integrazione fra la siderurgia ternana e l'industria cantieristica. Il Consiglio di Amministrazione autorizza l'attuazione di un nuovo programma industriale che prevede l'ampliamento e l'ammodernamento degli impianti produttivi.UNA NUOVA ACCIAIERIA
Si costruisce una nuova acciaieria (Martin2) destinata principalmente alla fabbricazione di acciai speciali per corazze e lamiere di grosso spessore.LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Scoppia la prima guerra mondiale e l'Azienda risponde all'accresciuta domanda di materiale bellico con una riorganizzazione dei propri impianti che gli permette di triplicare la produzione.LA TERNI
L'Azienda cambia la propria denominazione in Terni Società per l'Industria e l'Elettricità, trasformandosi in un complesso polisettoriale integrato elettrico-siderurgico-chimico, realizzato attraverso l'acquisizione della Società Italiana per il Carburo di Calcio e Acetilene e Altri Gas e con essa degli impianti idroelettrici e elettrochimici. Il logo societario è formato dal profilo della cascata che sovrasta la scritta “Terni”.LA PRODUZIONE ELETTRICA
L'Azienda costruisce una diga mobile che, sbarrando il defluire del Velino, permette di utilizzare il lago di Piediluco come bacino di invaso per la produzione di elettricità.IL DOPOLAVORO
La Società istituisce il dopolavoro aziendale che organizza il tempo libero dei dipendenti con attività sportive e ricreative.LA PRESSA
È installata la pressa da 12.000 tonnellate, la più grande dell'epoca, in grado di fucinare lingotti del peso di 200 tonnellate.L'ITALIA ENTRA IN GUERRA
L'Italia entra in guerra e l'intero complesso industriale produce materiale bellico a ritmi serrati nonostante la difficoltà di rifornimento delle materie prime.I BOMBARDAMENTI
11 agosto ore 10 e 29: parte l'incursione aerea delle forze alleate su Terni, che verrà bombardata 108 volte Lo stabilimento subisce ingenti danni. La situazione si aggrava con le spoliazioni degli impianti che le forze armate del Reich effettuano continuamente, portando la fabbrica alla paralisi.LA FINE DELLA GUERRA
Nel mese di giugno le truppe tedesche in ritirata fanno saltare con le mine diverse centrali idroelettriche: Galleto, Papigno, Cotilia e altri impianti della Società sono gravemente danneggiati e le linee ad altissima tensione rese fuori uso. Nell'estate, liberata la città dai tedeschi, l'Azienda avvia un programma di ricostruzione degli impianti distrutti.LA RINASCITA
Le centrali idroelettriche di Galleto e Papigno tornano operative. In Acciaieria le maestranze lavorano per riparare non solo gli impianti, ma anche locomotive, carri e ponti ferroviari, permettendo che in tempi brevi si riallacciassero quei collegamenti che la guerra aveva interrotto.DAL MILITARE AL CIVILE
L'Azienda abbandona la produzione militare e passa a quella degli acciai speciali per uso civile.PICCARD
In Acciaieria si realizza la cabina sferica del batiscafo Trieste, veicolo pioneristico progettato dallo scienziato svizzero Auguste Piccard per l'esplorazione degli abissi marini abissi marini.FINSIDER E ARMCO
Con il piano Finsider sulla ristrutturazione della siderurgia nazionale, all'Azienda viene riservata la produzione degli acciai di alta qualità e viene firmato un accordo con l'americana ARMCO per ottenere la licenza produttiva, esclusiva per l'Italia, che permette all'Azienda di fabbricare nastri magnetici a freddo, di tipo normale e a grano orientato, destinati al mercato europeo.FINE DELLA POLISETTORIALITA'
Si realizza il vessel della centrale elettronucleare del Garigliano. Nel periodo '62-'67 l'Azienda termina di essere polisettoriale, con la nazionalizzazione del settore elettrico e chimico e la confisca dei relativi impianti, e orienta la produzione delle lavorazioni sidero-meccaniche verso la domanda proveniente dalle centrali elettriche, incrementando anche la produzione di lamierini magnetici e laminati piani sottili e inossidabili.IL RINNOVAMENTO
L'Azienda si impegna in un grande programma di rinnovamento impiantistico e di ampliamento della capacità produttiva.FINSIDER
L'Azienda nell'ambito della Finsider, diventa impresa capo settore nel campo dei laminati piani al silicio e di quelli inossidabili, dei getti e dei fucinati e incorpora gli stabilimenti di Lovere e Trieste della Nuova Italsider e acquisisce l'Acciai Inox (IAI) di Torino. In questo periodo lo stabilimento di Terni opera in tre campi: il siderurgico, per la produzione di acciai magnetici, inossidabili e da costruzione; il sideromeccanico, per la produzione di fucinati; il settore condotte forzate e caldareria. È tra i cinque produttori mondiali di inossidabile e tra i più avanzati per il magnetico, per questo in Italia detiene la leadership. È l'unico produttore italiano di ghisa sferoidale e copre le necessità nazionali di ghisa in pani da fonderia. Produce da sola in Italia il tondo per le centrali nucleari.LE SCISSIONI
L'Azienda si scinde in tre società: la Lovere Sidermeccanica Spa, l'Attività Industriali Triestine Spa e la Terni Acciai Speciali Spa: quest'ultima società nasce dalla fusione degli stabilimenti di Terni, di Torino (IAI) e della Terninoss.ILVA
Nel mese di dicembre, nell'ambito di un programma di risanamento della siderurgia pubblica italiana, la Terni Acciai Speciali conferisce i propri impianti all'ILVA (Gruppo IRI), società multidivisionale a partecipazione statale. In questa struttura l'Azienda rappresenta l'Area Laminati Piani Speciali e il suo nome diviene Ilva Laminati Piani Speciali.NASCE IL TUBIFICIO
Nasce il Tubificio di Terni. L'azienda è controllata da Ilva Laminati Piani Speciali. I suoi impianti cominceranno a funzionare solo agli inizi del 1993, divenendo leader nella produzione di tubi in acciaio inossidabile da destinare al mercato ornamentale e a quello delle marmitte catalitiche.S.d.F.
È costituita a Terni la Società delle Fucine, un tempo inglobata nella Ilva Laminati Piani Speciali, specializzata soprattutto nella produzione di grossi manufatti per la generazione dell'energia. La società da subito si pone tra i leader mondiali nella produzione di fucinati di media e grande dimensione, i prodotti, ottenuti con tecnologie d'avanguardia, sono destinati al settore energetico, meccanico, chimico, aerospaziale, navale.THYSSENKRUPP
L'Azienda viene definitivamente privatizzata. La tedesca Krupp, insieme alla Falck, Agarini e Riva, ne diviene la proprietaria e, nel 2001, dopo essersi fusa con la Thyssen (Thyssenkrupp) assume la proprietà dell'intero pacchetto azionario.STAINLESS GLOBAL
Il Gruppo Thyssenkrupp, nell'ambito di un progetto di ristrutturazione, introduce una nuova struttura organizzativa che vede confluire tutta la produzione dell'acciaio inossidabile nell'area d'affari Stainless Global.INOXUM
Viene approvato lo scorporo della Stainless Global in un soggetto operativo indipendente, la Inoxum. Da quel momento inizia un percorso destinato a scorporare la Inoxum dal Gruppo ThyssenKrupp, con diverse opzioni, tra cui la vendita.OUTOKUMPU
La Commissione Europea approva l'acquisizione di Inoxum da parte di Outokumpu, subordinandola però alla cessione degli impianti di produzione di inox situati a Terni, al fine di evitare la costituzione di imprese aventi posizioni dominanti sul mercato europeo. Da questo momento, in attuazione della decisione della Commissione Europea Antintrust, inizia il processo di cessione dell'Azienda, la cui ragione sociale dal 1° dicembre è mutata in Acciai Speciali Terni.DA OUTOKUMPU A TK
30 novembre: Outokumpu annuncia di aver firmato un accordo vincolante con Thyssenkrupp in base al quale la società finlandese venderà alla tedesca le attività di Terni, come previsto dal correttivo richiesto dalla Comunità Europea. La cessione comprende la Acciai Speciali Terni e le entità giuridiche ad essa collegate (Aspasiel, Società delle Fucine, Terninox e Tubificio di Terni), così come i centri di servizio di Outokumpu in Germania, Spagna, Turchia e Francia. La transazione è subordinata all'approvazione delle autorità competenti e alle consuete condizioni di chiusura.TK MATERIALS
28 febbraio: la Thyssenkrupp comunica che la transazione è ufficialmente completata e che l'Acciai Speciali Terni, con le società ad essa collegate, verrà integrata nella Business Area Materials Services. Il 17 luglio 2014 Tk Ast presenta alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali il nuovo piano industriale. L'obiettivo è quello di rilanciare l'azienda ternana “Un piano d'azione globale per una redditività sostenibile, focalizzato su importanti miglioramenti strutturali che coinvolgono vendite, produzione e perfomance”. Dopo mesi di mobilitazioni sindacali e il 3 dicembre viene posta la firma al nuovo piano industriale. Un piano di rilancio e sviluppo della durata di 4 anni.LE INCORPORAZIONI
4 agosto: è operativa la fusione per incorporazione di Aspasiel, Società delle Fucine e il Tubificio in Acciai Speciali Terni.OGGI
Acciai Speciali Terni, dopo 8 anni di bilanci negativi, è riuscita a chiudere l'esercizio con 3,3 milioni di utile.L’ARCHIVIO STORICO AST
Nel nostro Archivio storico è raccolta la documentazione prodotta dall’impresa siderurgica fondata nel 1884 con il nome di Società degli Alti Forni, Fonderie ed Acciaierie di Terni e che nel tempo ha visto più volte mutare la propria denominazione sociale fino all’attuale Acciai Speciali Terni.
Dichiarato dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria di notevole interesse storico per la sua «assoluta e prioritaria importanza per la storia economica e sociale della regione umbra e dell’intera nazione italiana», il materiale conservato si compone di documenti cartacei, fotografici e audiovisivi che complessivamente coprono un arco cronologico che va dal 1873 al primo decennio di questo secolo.
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